SABATO 12 NOVEMBRE
LRBTR
Muzak
Via di Montetestaccio 38
Roma
LaRoboterie essential
Per il secondo appuntamento di Essential La Roboterie ospiterà al Muzak di Testaccio due artisti straordinari. Da Madrid arriverà ALGORA, punta di diamante della produzione indipendente della penisola iberica, vera e propria icona del mondo indie cantautoriale che per la prima volta porterà in Italia, insieme ai suoi musicisti, il live col quale ci accompagnerà nel suo raffinato e sorprendente universo, percorrendo le tappe di tutta la sua produzione discografica, da 'Planes de Verano' a 'Galimatías'. Insieme a lui ci sarà CHAIM [BPitch Control], incredibile musicista israeliano, che presenterà il suo più recente disco 'Alive', vera e propria perla di elettronica potente e ispirata, in un set dove mischierà i suoi groove ipnotici con echi dei ritmi tipici del sound di Chicago al quale da sempre le sue produzioni sembrano ispirarsi. Essenzialmente musica di gran qualità per il secondo appuntamento gratuito de LRBTR Essential al Muzak dove i nostri resident St.Robot, Alek T e Clashmama si intrecceranno con i due super ospiti per una serata imperdibile.
ore 22.30
ALGORA
in concerto !
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+
CHAIM
| Bpitch Control Israele |
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HAPPY BIRTHDAY GIANNI CHELLI
♥
free entry fino a mezzanotte , dopo sottoscrizione
BIO:
CHAIM:
CHAIM è un artista davvero sorprendente nel panorama della musica elettronica. Dopo i suoi primi lavori di successo usciti per label tra le quali Supplement facts, Cocoon e Mbf, Chaim collabora da più di un anno in esclusiva con la BPitch Control. Le sue più recenti release per tale etichetta tra le quali il suo album di debutto ‘Alive’, confermano la potenza e l’altissima qualità delle tracce da lui prodotte. Proprio con ‘Alive’, pubblicato a febbraio, Chaim ci accompagna nel suo mondo sonoro dove si fondono groove e sonorità ricche di bassi, chiaramente ispirate alla sua passione per il sound di Chicago, con picchi caldi e ipnotici e intrecci di percussioni, strumenti suonati dal vivo e campionamenti vocali. Il suo meticoloso lavoro in studio sulle ritmiche e sui suoni ha reso la sua produzione più recente di incredibile impatto live, dimensione nella quale Chaim si muove con incredibile eleganza. Anche la sua produzione di remix è piena di perle rare, da 'Very wrong' e 'Smile for me' fino agli ultimi re-work per Ellen Allien e Kiki per arrivare allo straordinario viaggio musicale rappresentato dal suo EP 'Thrill you' e dalle tracce in collaborazione con Guy Gerber prodotte per conto di P.Diddy. Da più di 2 anni in tour, questo enigmatico e raffinato artista israeliano si trova spesso alla consolle dei templi della musica elettronica come il Fabric di Londra o il Panorama Bar di Berlino oltre ad essere una delle punte di diamante di un’etichetta così importante e complessa come la BPitch Control.
http://www.myspace.com/cha
https://www.facebook.com/p
https://www.bpitchcontrol.
http://soundcloud.com/chai
CHAIM:
CHAIM è un artista davvero sorprendente nel panorama della musica elettronica. Dopo i suoi primi lavori di successo usciti per label tra le quali Supplement facts, Cocoon e Mbf, Chaim collabora da più di un anno in esclusiva con la BPitch Control. Le sue più recenti release per tale etichetta tra le quali il suo album di debutto ‘Alive’, confermano la potenza e l’altissima qualità delle tracce da lui prodotte. Proprio con ‘Alive’, pubblicato a febbraio, Chaim ci accompagna nel suo mondo sonoro dove si fondono groove e sonorità ricche di bassi, chiaramente ispirate alla sua passione per il sound di Chicago, con picchi caldi e ipnotici e intrecci di percussioni, strumenti suonati dal vivo e campionamenti vocali. Il suo meticoloso lavoro in studio sulle ritmiche e sui suoni ha reso la sua produzione più recente di incredibile impatto live, dimensione nella quale Chaim si muove con incredibile eleganza. Anche la sua produzione di remix è piena di perle rare, da 'Very wrong' e 'Smile for me' fino agli ultimi re-work per Ellen Allien e Kiki per arrivare allo straordinario viaggio musicale rappresentato dal suo EP 'Thrill you' e dalle tracce in collaborazione con Guy Gerber prodotte per conto di P.Diddy. Da più di 2 anni in tour, questo enigmatico e raffinato artista israeliano si trova spesso alla consolle dei templi della musica elettronica come il Fabric di Londra o il Panorama Bar di Berlino oltre ad essere una delle punte di diamante di un’etichetta così importante e complessa come la BPitch Control.
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ALGORA
Galimatías significa letteralmente linguaggio incomprensibile, confuso. Ma Galimatías è anche e soprattutto l’ultimo disco del cantautore più raffinato della scena indie-elettronica spagnola. Il suo primo album, 'Planes de Verano' e il disco di remix 'Nubes blancas y sueños raros', usciti tutti su DFE/PIAS, lo hanno da subito consacrato come la nuova e più sorprendente realtà del mondo della musica màs alternativa della penisola iberica. I suoi testi sono criptiche poesie che indagano sui sentimenti in modo sorprendentemente diretto descrivendo il sesso e le ossessioni attraverso l’occhio introspettivo della sua disarmante sensibilità. La poesia che incontra l’elettronica, il basso che si fonde sui suoni campionati e sulla voce calda di un interprete unico nel suo genere. Le sue canzoni parlano di insetti, di uomini e scarafaggi, di immigrazione illegale e cultura nordamericana, di solitudini e di casse dritte, di droghe, dark room e di techno tristi. Quando ci racconta una storia d’amore sembra parlare di tutt’altro e nel suo viaggio si circonda di ripetute citazioni cinematografiche, letterarie e musicali, da Elvis Costello a Bret Easton Ellis. L’utilizzo di una metrica mai banale e i suoi ripetuti giochi con le parole, vere protagoniste di ogni singolo episodio del suo percorso musicale, viaggiano su ritmi elettronici e tessuti sonori raffinati con derive rock e folk acustiche. Algora fa vivere la sua poesia in mezzo a dipendenze e fragilità, cantando della violenza dei sentimenti e delle solitudini di chi balla sotto cassa in una mattina qualsiasi di un generico after. Nel suo ultimo disco ci propone dei testi ancor più enigmatici e criptici e lascia a noi il compito di interpretarne il significato e di costruire così attorno alle sue parole un mondo che diventa intimamente nostro. La profondità di Vìctor sta tutta nei suoi occhi, quelli di un insetto, occhi che sono specchio di un mondo introspettivo, di una comunicazione che parte dall’interno e si sviluppa in immagini sorprendenti rubate ad una quotidianità mai banale e alla costante ricerca di un’umanità più vera. La sua voce diventa consapevolmente fragile quando si parla di albe e solitudini e la malinconia che veste ogni suo verso è forte e passionale quanto le sue metafore. Algora è un autore incredibilmente sensibile, la punta di diamante della musica indipendente spagnola. Il primo singolo estratto da Galimatias si chiama ‘Craneo Roto’ e il video da lui diretto è girato nella provincia di Mandayona, a qualche chilometro da Madrid, il pueblo dove Victor ha vissuto fino ai sedici anni. Attualmente prosegue da ormai oltre un anno il tour che lo ha visto protagonista in Spagna di una stagione memorabile costellata dall’uscita di numerosi singoli tutti tratti da questo suo ultimo lavoro che lo ha portato anche a vincere il concorso ‘Play To The World’ di Heineken Spagna consacrandolo sul palco del ‘Día de la Música’ di Madrid, tappa che ha segnato anche il distacco dalla sua etichetta di sempre per tornare a produrre indipendentemente i suoi prossimi lavori in arrivo che saranno un EP in uscita quest’autunno e un nuovo disco di dodici canzoni interamente autoprodotte e previsto per il 2012.
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Galimatías significa letteralmente linguaggio incomprensibile, confuso. Ma Galimatías è anche e soprattutto l’ultimo disco del cantautore più raffinato della scena indie-elettronica spagnola. Il suo primo album, 'Planes de Verano' e il disco di remix 'Nubes blancas y sueños raros', usciti tutti su DFE/PIAS, lo hanno da subito consacrato come la nuova e più sorprendente realtà del mondo della musica màs alternativa della penisola iberica. I suoi testi sono criptiche poesie che indagano sui sentimenti in modo sorprendentemente diretto descrivendo il sesso e le ossessioni attraverso l’occhio introspettivo della sua disarmante sensibilità. La poesia che incontra l’elettronica, il basso che si fonde sui suoni campionati e sulla voce calda di un interprete unico nel suo genere. Le sue canzoni parlano di insetti, di uomini e scarafaggi, di immigrazione illegale e cultura nordamericana, di solitudini e di casse dritte, di droghe, dark room e di techno tristi. Quando ci racconta una storia d’amore sembra parlare di tutt’altro e nel suo viaggio si circonda di ripetute citazioni cinematografiche, letterarie e musicali, da Elvis Costello a Bret Easton Ellis. L’utilizzo di una metrica mai banale e i suoi ripetuti giochi con le parole, vere protagoniste di ogni singolo episodio del suo percorso musicale, viaggiano su ritmi elettronici e tessuti sonori raffinati con derive rock e folk acustiche. Algora fa vivere la sua poesia in mezzo a dipendenze e fragilità, cantando della violenza dei sentimenti e delle solitudini di chi balla sotto cassa in una mattina qualsiasi di un generico after. Nel suo ultimo disco ci propone dei testi ancor più enigmatici e criptici e lascia a noi il compito di interpretarne il significato e di costruire così attorno alle sue parole un mondo che diventa intimamente nostro. La profondità di Vìctor sta tutta nei suoi occhi, quelli di un insetto, occhi che sono specchio di un mondo introspettivo, di una comunicazione che parte dall’interno e si sviluppa in immagini sorprendenti rubate ad una quotidianità mai banale e alla costante ricerca di un’umanità più vera. La sua voce diventa consapevolmente fragile quando si parla di albe e solitudini e la malinconia che veste ogni suo verso è forte e passionale quanto le sue metafore. Algora è un autore incredibilmente sensibile, la punta di diamante della musica indipendente spagnola. Il primo singolo estratto da Galimatias si chiama ‘Craneo Roto’ e il video da lui diretto è girato nella provincia di Mandayona, a qualche chilometro da Madrid, il pueblo dove Victor ha vissuto fino ai sedici anni. Attualmente prosegue da ormai oltre un anno il tour che lo ha visto protagonista in Spagna di una stagione memorabile costellata dall’uscita di numerosi singoli tutti tratti da questo suo ultimo lavoro che lo ha portato anche a vincere il concorso ‘Play To The World’ di Heineken Spagna consacrandolo sul palco del ‘Día de la Música’ di Madrid, tappa che ha segnato anche il distacco dalla sua etichetta di sempre per tornare a produrre indipendentemente i suoi prossimi lavori in arrivo che saranno un EP in uscita quest’autunno e un nuovo disco di dodici canzoni interamente autoprodotte e previsto per il 2012.
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